Il Carducci a colori A.S. 2022-23

CLASSICO A COLORI: LA PIAZZA PER IL CARDUCCI

Venerdì 10 febbraio 2023, dalle ore 16 alle 21, il liceo classico e linguistico G. Carducci ha aperto le porte al pubblico per condividere i risultati di un progetto dal titolo La piazza per il Carducci: una riflessione sulla natura e sulla funzione dello spazio aperto e mutevole della piazza tra presente, passato e futuro. Riflettere sul rapporto tra la piazza e l’uomo nelle culture oggetto di studio nel liceo Carducci è stato l’obiettivo del progetto, promosso e coordinato dal prof. Francesco Plebani con l’aiuto dei dipartimenti di latino, greco e italiano, in particolare delle prof.sse Maria Concetta Dell’Arciprete e Barbara Ricci. Unendo le due anime del liceo di via Manci in un percorso condiviso, le studentesse e gli studenti, coordinati dai docenti, hanno indagato alcune peculiarità dello spazio pubblico, non solo esaminandone la natura e i meccanismi che lo governano, ma approfondendo anche le necessità moderne, come il ruolo della comunicazione e della valorizzazione dello spazio pubblico. Nell’incontro La piazza per il Carducci sono stati esposti e condivisi con la cittadinanza i risultati ottenuti, anche per creare un dialogo con essa.

Alle ore 18.00 l’appuntamento è stato nell’aula magna del liceo, dove sono intervenuti tre esperti di settori diversi: in primis con Il suolo pubblico: prospettive per un utilizzo equo, della dott.ssa Karen Bianchini dell’Ufficio attività economiche e concessioni del Comune di Bolzano, seguito da La piazza: il luogo della rappresentazione umana a cura dell’architetto Claudio Lucchin e da La piazza nel diritto e il diritto nella piazza: esecuzioni, processi e regolamentazione dell’avvocata Giuliana Dragogna.

Ha chiuso l’incontro lo spettacolo ἀγορά, durante il quale la classe 1B, con la regia della prof.ssa Maria Concetta Dell’Arciprete, ha proposto una drammatizzazione del celeberrimo discorso tenuto da Pericle agli Ateniesi radunati per commemorare i caduti del primo anno di guerra tra Atene e Sparta (431 a.C.).

I LAVORI DEGLI STUDENTI