Il cielo è nuvoloso, non fa troppo caldo, ma non piove. Allora, come da programma, la 5D, accompagnata dalla docente organizzatrice dell’iniziativa Elena Zambarda e dal collega Andrea Sarri, giovedì 21 aprile verso le 9:30 è partita alla volta dell’Arco club di Laives.

Niente autobus, niente treno questa volta: si viaggia in bicicletta, percorrendo la ciclabile dell’Adige, con il pranzo al sacco e i caschetti messi a disposizione dalla scuola. La scelta del mezzo richiede una breve spiegazione, anche se potrebbero essere sufficienti i benefici legati al suo utilizzo e le motivazioni ecologiche, motorie e sportive. Ma dal momento che la classe, nell’ambito dei percorsi trasversali per l’esame finale, ha studiato i diversi significati dei “velocipedi” nel Novecento (storia, società, immaginario), è parso naturale ricorrere proprio alla bicicletta, per chiudere pedalando il percorso didattico svolto nei mesi precedenti.

La bicicletta, il mezzo che più di tutti gli altri consente di approssimarsi alla felicità (come ha scritto lo storico Stefano Pivato), ha permesso quindi alla classe e ai docenti di entrare in contatto, per la prima volta, con il mondo del tiro con l’arco.

Quattro soci dell’Arco club di Laives hanno accolto il gruppo, che si è avvicinato timidamente ai primi rudimenti della disciplina. Si tratta di Daniela Bighignoli (presidente provinciale FITARCO, istruttore con la specializzazione giovanile), Roberto Bezzolato (istruttore), Elisabetta Fazzi e Andrea Busini (arcieri esperti).

L’arco non viene considerato nella legislazione vigente un’arma bensì un’attrezzatura sportiva. Non bisogna però dimenticare l’importanza di osservare determinate norme di sicurezza, per evitare possibili rischi di incidenti.

L’attività si è poi svolta, dopo alcuni esercizi di riscaldamento, per gruppi, facendo uso degli archi olimpici (dotati pertanto di mirino) e di frecce di diversa lunghezza, a seconda della dimensione dell’arco.

Le esercitazioni hanno richiesto molta collaborazione tra alunne, alunni e docenti: dal controllo della postura all’impugnatura corretta dell’attrezzo e la presa sulla corda; dalla respirazione alla concentrazione mentale, fino al momento finale del tiro.

Infine, dopo le prove e le esercitazioni, un’appassionante sfida finale, articolata in più manches.

Gli esercizi e la gara si sono svolti ad una distanza di 10 metri dai bersagli. Ed è stata una bella fatica. Un motivo in più per ammirare la preparazione di Mauro Nespoli e Mete Gazoz, che alle scorse Olimpiadi di Tokyo hanno disputato la finale tirando dai 70 metri.

Dopo i saluti, ristoro con gelato, e poi di nuovo in sella, per tornare a Bolzano nel primo pomeriggio. Non poteva mancare una piccola noia meccanica, con una catena da rimettere al suo posto, ma per il resto è stata un’esperienza molto positiva ed entusiasmante.

Una semplice giornata di scuola all’aperto, dopo il lungo periodo delle restrizioni causate dalla pandemia. Una giornata di scuola diversa dalle altre, indubbiamente. Ma anche una giornata di apprendimento in gruppo nello svolgimento di attività nuove e stimolanti, che richiedono autodisciplina, concentrazione e cooperazione.

5D (2021/2022)

Sofia Andoni, Rebecca Anegg, Laura Bassi, Martina Bianchini, Francesco Bocchi, Pietro Borriello, Andrea Dallapozza, Dea Dermyshi, Christian Gallini, Sinead Harrison, Amal Jamil, Sara Karwan, Alessia Leonardo, Anna Lucia Santese, Giuseppina Sicignano, Naoual Tizzegate, Asmae Zemrane.

“La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”

(Albert Einstein)